Scroll Top

Sicurezza sul lavoro nuovi obblighi

Sicurezza sul lavoro: nuovi obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti e preposti

2 (Demo)
Sicurezza sul lavoro: nuovi obblighi formativi per datori di lavoro, dirigenti e preposti

L’Ispettorato nazionale del lavoro, con la circolare n. 1 del 2022, fornisce importanti chiarimenti sugli obblighi formativi e di addestramento in materia di salute e sicurezza sul lavoro che interessano datori di lavoro, dirigenti e preposti, introdotti dall’art. 13 del decreto Fisco-Lavoro. L’operatività delle nuove disposizioni è rinviata alle scelte che il legislatore ha rimesso alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano che si dovrà esprimere entro il 30 giugno 2022.

L’art. 13 del D.L. n. 146/2021 (conv. in L. n. 215/2021) è intervenuto a modificare, fra l’altro, l’art. 37 del D.Lgs. n. 81/2008, che disciplina la “formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti”. 

La disposizione ha introdotto nuovi obblighi formativi , prima del tutto inesistenti, a carico dei datori di lavoro ed ha previsto una rimodulazione degli obblighi formativi e di addestramento che interessano i lavoratori, rimettendo tuttavia alla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano il compito di stabilire i percorsi formativi.

Appare evidente che le novità sono gli obblighi formativi dei datori di lavoro, nonché le registrazioni, anche su supporto informatico, delle attività di addestramento tenuto da personale specializzato, all’interno del luogo di lavoro. Qui l’Ispettorato ha inteso chiarire che il tracciamento degli addestramenti in un “apposito registro informatizzato” riguarda le attività svolte successivamente all’entrata in vigore del provvedimento e cioè quelle svolte a partire dal 21 dicembre 2021.

Qualora i datori di lavoro non adempiscano all’ obbligo di legge circa la formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro, è previsto un doppio regime sanzionatorio.

I datori di lavoro e i dirigenti rischiano l’arresto da due a quattro mesi e un’ammenda da un minimo di 1.474,21 euro a un massimo di 6.388,23 euro (da 2.500 a 6.400 euro nelle ipotesi di sospensione per lavoro irregolare). Oltre a questo, è prevista anche la sospensione dell’ attività. Il provvedimento appena citato sussiste in caso di gravi violazioni in materia di tutela della salute del lavoro.

Post Correlati